Carmelo Iannì

02.07.2019

Tra le molte vittime di mafia, dobbiamo ricordare Carmelo Iannì, albergatore Italiano.

Nato nel 1934, era padre di tre figlie. Abilissimo ad intrattenere le persone - dopo aver lavorato per due anni in un locale a Capaci - nel '77 prese in affido l'albergo Riva Smeralda, a Villagrazia di Carini.

Era il 1980. In quel periodo la Cosa Nostra Siciliana, da mafia contadina, stava diventando mafia imprenditoriale, aprendosi anche allo spaccio di droga.

Nell'agosto del 1980, alloggiarono nell'albergo i Marsigliesi, chimici francesi - ricercati dalla polizia internazionale -, pagati dai Siciliani per insegnar loro come trasformare la morfina base in eroina.

La polizia, venuta a conoscenza di ciò, chiese a Iannì di poter infiltrare alcuni agenti sotto scorta, camuffandoli in portinai ed in camerieri. Carmelo accettò. Dopo tre settimane di intercettazioni e di indagini interne all'albergo, il 26 agosto, i poliziotti, alla fine, riuscirono ad arrestare il capo latitante della banda, Andreè Bousquet, e - con grande sorpresa di tutti - anche il capo siciliano, non che latitante, Gerlando Alberti.

Tuttavia, nel corso del colpo di mano, la polizia commise un grave errore: fra i poliziotti che arrestarono i due mafiosi vi furono anche quelli che erano stati introdotti sotto copertura. Questi vennero riconosciuti dai due mafiosi, che capirono, quindi, il tutto.

Due giorni dopo l'arresto, il 28 agosto, due uomini a volto scoperto entrarono nell'albergo e freddarono Carmelo. Per l'omicidio venne condannato Gerlando Alberti come mandante, ma non vennero mai scoperti gli esecutori.

Una delle tre figlie, Liliana, ricorda così quel giorno:

"Da qualche tempo avvertivamo che una nuvola nera era passata sulla testa di mio padre.[...] Erano passati pochi giorni dall'arresto. [...] Quel giorno, io e mia sorella dovevano andare a studiare dal professore perché io ero stata rimandata e mi dovevo preparare per gli esami di riparazione. [...] Finita la lezione, fatta insieme a una mia amica [...] andammo al suo villino [...], dalla cui terrazza di vedeva tutto il golfo, quindi anche l'albergo. Ci dovevano venire a prendere, ma non si vedeva nessuno. Io ero preoccupatissima, sentivo che era successo qualcosa, ma credevo un incendio [...]. Finalmente, nel tardo pomeriggio, vennero a prelevarci alcune persone che lavoravano in albergo, con delle facce serissime e la bocca cucita. Scoprimmo tutto a casa quando [...] mia madre ci rivelò che era morto.".

Di Iannì si parlò pochissimo, e - nel poco che si disse - venne detto che Iannì era un mafioso, ucciso per questioni di femmine.

Così disse la figlia Roberta:

"Soltanto dopo un po' di giorni scrissero la verità con dei piccoli articoli ma, essendo notizia già vecchia, su pagine in fondo al giornale".

La famiglia - dopo aver tentato di svolgere il lavoro iniziato da Carmelo - decise di abbandonare l'albergo. Le figlie, il cui sogno era quello di andare all'Università, dovettero trovarsi un lavoro.

La figlia Liliana commenta così:

"A distanza di anni mi sono chiesta: "Ma lo Stato, dov'é?". [...] Finito quel momento di convulsione [...] nessuno mai è venuto a chiederci come stavamo e quali erano le nostre condizioni. Tanto per fare un altro esempio, abbiamo fatto più volte richiesta per la medaglia d'oro che il Presidente della Repubblica dà anche ai civili per avere sacrificato la propria vita allo Stato. Mai avuta risposta di alcun genere [...]. Tutto questo mi dimostra che ci sono sempre vittime di serie A e vittime di serie B. Io, per esempio, mi sento di essere passata alla categoria C"

E' bello ricordare così Carmelo Iannì, con le parole di Liliana:

"Mio padre [...] ha trasmesso a tutte noi il senso del rispetto delle regole. Qualunque cosa accada, scegliamo sempre percorsi legali".

Info

- ANCHE SU

(premi sul nome del media)


Instagram
Facebook
YouTube
Medium

- SCRIVICI

infodemafia@gmail.com

______________________

Vuoi aiutarci? Abbiamo bisogno di gente come te: motivata e capace! 

Scrivici cosa sai fare!


N.B.: LA MAPPA QUI DI SEGUITO NON HA ALCUNA VALENZA. NON INDICA L'UBICAZIONE DI DE_MAFIA1868.

Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia